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Biodistretti italiani in visita alla Valposchiavo

Dal 10 al 12 luglio un nutrito gruppo di rappresentati italiani di Gruppi d’Azione Locale (amministratori, agricoltori, tecnici) della ReteL.E.A.D.E.R provenienti da vari Biodistretti di Sicilia, Puglia, Abruzzo, Toscana, Liguria e Lazio, ha svolto una visita studio in Valposchiavo co-organizzata dal Polo Poschiavo legata all’agricoltura bio e alla strategia Smart Valley Bio.

La visita alla Valposchiavo Smart Valley Bio è stata organizzata dal “Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA)” del Ministero italiano dell’Agricoltura in collaborazione con il Polo Poschiavo ed ha previsto visite guidate, incontri e un seminario che hanno permesso di capire il percorso di sviluppo sostenibile intrapreso dalla Valposchiavo.

L’idea di una visita in Valposchiavo è nata grazie ai contatti del Polo Poschiavo con CREA nell’ambito delle sue attività in seno alla Strategia dell’Unione Europa per la Regione Alpina (EUSALP), la strategia di cooperazione regionale dell’Unione Europea volta a promuovere lo sviluppo sostenibile e la competitività dell’area alpina, che comprende sette Paesi: Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Slovenia e Svizzera.
Quest’anno la presidenza di EUSALP è in mano della Confederazione e dei Cantoni.

Durante l’esplorazione del nostro territorio il gruppo è stato accompagnato dal Direttore del Polo Poschiavo, Cassiano Luminati che, attraverso un percorso che si è snodato per tutta la Valle, ha illustrato in modo dettagliato i numerosi progetti, le attività e le iniziative che compongono il complesso mosaico della Valposchiavo Smart Valley Bio. 

Nell’ambito del seminario, tenutosi presso la sede del Polo Poschiavo alla Scuola Professionale, sono intervenuti il Direttore della Regione Bernina, Francesco Vassella, che ha illustrato il Progetto di Sviluppo Regionale (PRE) “100% (bio) Valposchiavo” e la piattaforma di vendita online “Mercato Valposchiavo”, il Direttore di Valposchiavo Turismo, Kaspar Howald, che ha spiegato il funzionamento dei marchi “100% Valposchiavo” e “Fait sü in Valposchiavo”, Diego Rinallo, professore di marketing alla business school emlyon di Lione, che ha inquadrato in un contesto internazionale il lavoro svolto con il marchio territoriale “100% Valposchiavo”, e Laura Viganò e Alberto Sturla del Centro Politiche e Bioeconomia di CREA, che hanno spiegato il motivo della visita studio in Valposchiavo e di come collocare questa buona pratica svizzera nell’ambito delle politiche europee per lo sviluppo dei Biodistretti. Infatti, la Valposchiavo a tutti gli effetti può ritenersi un biodistretto, anche se in Svizzera questo tipo di organizzazione non è previsto.

Tutti i pranzi e le cene del gruppo sono stati organizzati presso diversi ristoranti partner del progetto 100% Valposchiavo con menu interamente 100% Valposchiavo.

La visita, che si inserisce nell’ampia serie di incontri organizzati in Valposchiavo dal Polo Poschiavo in collaborazione con istituzioni internazionali, è stata anche un’arricchente occasione di scambio di buone pratiche provenienti da altri territori che hanno l’obiettivo comune di uno sviluppo sostenibile.


ReteL.e.a.d.e.r. è un progetto della Rete Rurale Nazionale 2014-2020 ideato per offrire una piattaforma dove costruire e condividere la conoscenza sui GAL, sulle strategie di sviluppo locale e sui progetti di cooperazione.

L.E.A.D.E.R. è l’acronimo di Liaison Entre Actions de Développement de l’Économie Rural (collegamento tra le azioni di sviluppo dell’economia rurale). 
Dal 1989 è uno degli strumenti delle politiche europee per promuovere l’innovazione nelle aree rurali italiane attraverso la creazione di GAL – Gruppi di azione locale che hanno il compito di elaborare e realizzare una strategia di sviluppo locale sostenibile e progetti di cooperazione fra i territori.

I “Gruppi di Azione Locale” (GAL) sono organizzazioni locali sostenute dall’Unione Europea create per promuovere lo sviluppo rurale e sostenibile in una specifica area geografica. I GAL sono solitamente formati da diverse organizzazioni pubbliche e private, come associazioni, enti locali, imprenditori e rappresentanti della società civile, che collaborano per identificare e attuare progetti mirati a stimolare l’economia, il turismo, l’occupazione, la cultura e altre iniziative locali. L’obiettivo principale dei GAL è promuovere il progresso e migliorare la qualità della vita nelle zone rurali, coinvolgendo attivamente le risorse e le competenze locali.

Secondo l’Unione Europea, i “Biodistretti” sono aree territoriali specifiche in cui gli attori locali (come agricoltori, produttori, cittadini, organizzazioni della società civile e autorità locali) si impegnano a promuovere uno sviluppo rurale sostenibile, basato su pratiche agricole ecologiche, la conservazione della biodiversità e la valorizzazione delle risorse naturali. 
L’obiettivo dei Biodistretti è creare un’economia locale resiliente, in armonia con l’ambiente circostante, promuovendo pratiche agricole sostenibili e prodotti alimentari di alta qualità. Questi distretti si basano sul coinvolgimento attivo delle comunità locali e sullo sviluppo di un’economia circolare, riducendo al minimo l’impatto ambientale e promuovendo un uso responsabile delle risorse naturali. I Biodistretti sono un esempio di iniziativa che mira a promuovere la transizione verso un’economia più sostenibile e rispettosa dell’ambiente a livello locale.

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